Descrizione Progetto
Somnium
In un futuro molto lontano, gli uomini vivono in una società tecnologicamente molto avanzata, dove predomina la Scienza.
Mancano però i libri, l’arte e la creatività, e la capacità di sognare è stata da tempo eliminata con una modificazione genetica rinforzata quotidianamente da una pillola.
È questa la società perfetta in cui si muovono i protagonisti che all’improvviso scoprono la bellezza dirompente del sogno.
Da qui inizierà un cambiamento profondo che arriverà a minare le basi stesse dell’Impero. Romanzo di fantascienza, “Somnium” esce dai classici del genere, offrendo interessanti spunti di riflessione sulla scienza e i suoi limiti, sul rapporto tra umanità e naturalità, tra sogno e creatività.
… “Nel buio del sonno, all’improvviso, una luce scioccante, violenta.
Dalla luce affiorano figure umane, voci, suoni: Maia gioca ridendo felice con Elodia su un prato verde coperto fittamente di margherite. Poi la donna canta con voce dolcissima una nenia antica e struggente, cullando la sua bambina che pian piano si addormenta. Ad un tratto Maia è sola, la sua bimba si è allontanata; sopraffatta dalla tristezza la donna la saluta con la mano. Lo fa con movimenti estremamente rallentati, nello sguardo un velo di commozione, di rimpianto, come se fosse ormai distante anni luce da lei.
Elodia si sveglia in preda all’angoscia più totale. Che cosa le sta succedendo? Cosa sono le immagini che ha visto nel sonno?
Paura, totale, insidiosa.
Battito cardiaco a mille.
Senso di disorientamento.
Bocca arsa, gola che brucia.
Pensiero logico in frantumi.
Elodia fa fatica a riprendersi.
Rifletti, rifletti, rifletti…
Non ti far prendere dalla paura che ti impedisce di ragionare. Esercita il potere della tua mente, sconfiggi i fantasmi che ti stanno assediando. Niente di simile le è mai successo e, a quanto sa, non è mai capitato a nessuno. Eppure ha diligentemente preso la pillola prima di addormentarsi. Come tutti, d’altronde. Forse è stata infettata da un morbo strano? No, non è possibile, ormai da tempo tutte le malattie sono state debellate. Allora c’è qualcosa che non va in lei, un difetto genetico, un errore, un orrore senza nome ma proprio per questo ancora più angosciante”…
…“Tutti i giovani sono convocati nell’immenso stadio di Ankon: è una costruzione straordinaria, un vero e proprio monumento all’attività sportiva, alla sovrumana capacità degli uomini di superare continuamente i propri limiti.
In questo forse simili, gli uomini, a quegli dei che dominavano il mondo nel lontanissimo passato, dei antropomorfi, che degli esseri umani esasperavano pregi e difetti, competizioni e amori, odi e violenze, senza offrire in cambio consolazione e pietas.
Gli spalti, coperti da un tetto chiudibile automaticamente in caso di pioggia, sono costruiti in una lega di titanio. Prevalgono le sfumature metalliche sia nei sedili che nella colossale scultura centrale che rappresenta due atleti che combattono nella lotta. I raggi del sole si riflettono sulla struttura che brilla come un diamante sfaccettato.
La visione d’insieme è eccezionale: migliaia di giovani atleti, maschi e femmine, in tuta color argento, sfilano davanti al pubblico che attende con ansia di assistere alle loro prestazioni.
Dappertutto garriscono gli stendardi della provincia di Teknos e dell’Impero.
Non ci sono colori (sono banditi dalla Terra), solo grandi simboli neri e grigi. Lo stendardo della provincia rappresenta il logo di un antichissimo calcolatore, un antenato molto lontano nel tempo degli elaboratori tridimensionali di ultima generazione. Lo stendardo imperiale invece presenta, in campo bianco, la croce celtica che simboleggia l’universo”…