Descrizione Progetto
A ritroso
Nel 2015 viene pubblicato sempre da Aracne nella collana “Il ragno riflesso”, il mio romanzo autobiografico “A ritroso”.
E pensare che ho sempre avuto problemi con la memoria! Nel senso che avevo difficoltà a ricostruire con ordine i vari episodi della mia vita, soprattutto quelli riguardanti la primissima infanzia.
Ho dovuto lavorare molto su me stessa per recuperare ricordi che erano stati volutamente o inconsciamente rimossi.
Il risultato è stato questo romanzo che non può definirsi autobiografico in senso classico.
Sul filo della memoria in “A ritroso” si intrecciano le storie dei vari protagonisti, il cui destino è legato a quello degli altri solo per caso.
Personaggi, tanto i principali quanto i minori, che appassionano e convincono con la loro umanità messa a nudo, come in un percorso analitico di autoconoscenzacompiuto attraverso la rilettura del vissuto personale.
I ricordi percorrono un periodo che va dal secondo dopoguerra ad oggi: sullo sfondo restano i grandi avvenimenti, mentre emergono con grande nitidezza i fatti quotidiani, le emozioni, gli eventi, più o meno importanti, che la memoria individuale ha selezionato e conservato nel tempo.
…“Elena mal sopportava il freddo e, quando si lamentava con la madre per i geloni che la tormentavano, si sentiva spesso ripetere: «Ma che vuoi? Sei nata con il freddo, il 2 febbraio, il giorno della Candelora. Lo sai che c’è un proverbio formiano che dice La Candelora gliu viern va fora. Risponne gliu ‘trano: “Gliu viern ve’ mo”. (La Candelora l’inverno finisce. Risponde l’itrano: “L’inverno vero è appena arrivato”)».
Comunque, proverbio o non proverbio, Elena continuò a mal sopportare l’inverno e ad aspettare spasmodicamente ogni anno l’estate, la sua stagione preferita.
Fin da piccolissima odiava le maglie di lana, forse perché la madre si ostinava a comprarle al mercato e non le sceglieva se non erano sufficientemente ruvide e grossolane. Chissà perché era convinta che quel tipo di lana, che sembrava essere stata appena tosata dal dorso delle pecore, ancora piena di scorie e di spunzoni di erbe di campo, fosse quella più indicata per risolvere i problemi della sua salute delicata”…
… “E non erano questi gli unici sogni che occupavano le sue notti. Spesso sognava il mare che lei amava moltissimo, ma nel sogno lo rincorreva drammaticamente, mentre si sottraeva alla sua vista e si trasformava in un terreno fangoso, nel quale faticava a inoltrarsi. Insieme al mare, anche il sole, perennemente cercato, non era per lei raggiungibile, o perché coperto da nuvole e da ombrelloni disposti fittamente sulla spiaggia, o per il sopraggiungere improvviso del tramonto e poi del buio della sera. Avrebbe scoperto molto più tardi che il bisogno fortissimo di sole e di mare era dovuto alla sua tiroide che non funzionava bene, alla mancanza di iodio che influenzava i suoi sogni, lanciandole un messaggio nascosto nei meandri della drammatizzazione onirica che lei non riusciva a decifrare”…
… “Ricordava un episodio particolare di quella storia d’amore che l’aveva coinvolta in prima persona: un viaggio in macchina, una mini minor beige, che avevano fatto in Sicilia, per conoscere la famiglia di Andrea. Erano andati lei, sua sorella e suo padre, oltre naturalmente ad Andrea che guidava (Alida non era andata perché impegnata con il suo negozio).
E come guidava Andrea! Come un pazzo, pigiando sull’acceleratore e affrontando le curve come se stesse partecipando ad un rally automobilistico.
Si era fatto scuro ed erano ancora sulla strada che collega Messina a Caltanissetta. Era la sera dello sbarco sulla luna degli astronauti americani della missione Apollo 11. Erano ansiosi di assistere all’evento che veniva trasmesso in televisioni in diretta Rai. Per questo erano usciti dalla strada principale e si erano addentrati nei paesini per trovare un bar, un locale qualsiasi in cui fermarsi.
Niente, solo buio e campagna.
In alto, nel cielo, splendeva una luna diversa dal solito, quasi inquietante (forse perché ognuno di loro pensava a ciò che stava per accadere, evento talmente straordinario da non sembrare vero)”…